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Con una serie di appuntamenti settimanali vi introdurremo al vasto mondo del tatuaggio, partendo dalle origini fino all’evoluzione degli stili. Il tatuaggio è una decorazione permanente della pelle. Le sue origini sono antiche, era un’usanza legata a pratiche religiose, al riconoscimento della professione o del livello gerarchico ricoperto nella società. Immaginatevi la vita in una tribù. Ognuno aveva il proprio compito a seconda dell’inquadramento sociale e il tempo che aveva lo dedicava esclusivamente al suo mestiere. Il tempo è ed è sempre stato un lusso che in pochi potevano vantarsi di avere. Ecco quindi che chi aveva decorazioni sulla pelle, doveva per forza appartenere ad un ceto alto. Perché aveva  il tempo da poter dedicare a questa attività. Recenti scoperte hanno anche svelato la possibilità che i tatuaggi venissero utilizzati per scopi terapeutici. Se "Googleate" Ötzi troverete molte informazioni relative alla prima mummia ritrovata in Italia risalente al 3000 a.C.. Facciamo però qualche balzo in avanti nella storia del tatuaggio in Italia. Nella nostra tradizione esso è strettamente collegato alla religione.  Basti pensare che ai tempi delle crociate, per essere sepolto in terra consacrata, dovevi portare addosso simboli religiosi che non fossero ori o preziosi perché potevano essere rubati.  Ecco quindi l’esigenza di renderli permanenti sulla pelle. I pellegrini stessi, come testimonianza dell’avvenuto pellegrinaggio,

I primi approcci con la musica trap, i vari esperimenti di colore e taglio capelli, le prime uscite serali, le Nike nuove e le calze Gucci, la vostra creatura cresciuta così in fretta è alla costante ricerca della propria identità. Ma poi arriva con la fatidica domanda: “Posso farmi un tatuaggio?”. Noi non abbiamo la risposta che farà cambiare idea a vostro/a figlio/a, ma sicuramente dei validi consigli per accompagnarli in una scelta consapevole. Teen Agers e tatuaggi - Premessa  Il tatuaggio è indelebile. Sicuramente glielo avrete ripetuto fino allo stremo, ma assicuratevi che il concetto sia ben chiaro. Il pigmento blu dai capelli va via dopo qualche shampoo, il pigmento sotto pelle lo rimuovi solo dopo varie sedute laser. Il rischio di un vostro rifiuto. Il rischio principale, nel caso di un vostro rifiuto, è che possa rivolgersi ad un tatuatore “casalingo” che solitamente non si fa scrupoli nè sulle norme igienico/sanitarie nè sull’età del cliente.  Quindi onde evitare tatuaggi oltraggiosi ed infezioni indesiderate, fate sempre riferimento ad uno studio di professionisti. Una chiacchierata non si nega a nessuno. Dimensioni. Dato che parliamo di teen agers, siamo in piena attività di sviluppo. Meglio dunque partire con un soggetto di moderate dimensioni. La scelta dello stile. Non è qualcosa da prendere sotto

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